Segni sul corpo

Un capitolo particolare dell’etnomedicina riguarda le decorazioni cutanee rituali; queste sono eseguite mediante pitture corporali, tatuaggi e scarificazioni.

Con i tatuaggi per infissione si cerca di ottenere una colorazione indelebile dei tegumenti, introducendo nel derma finissime polveri di vari colori.

Il tatuaggio per scarificazione si ottiene facendo, con l’aiuto di una pietra tagliente o di un dente d’animale o di piccoli coltelli, dei tagli poco profondi sulla epidermide ; successivamente, invece di lasciarli cicatrizzare per “prima intenzione”, vi si applicano sopra sostanze irritanti (es. succo di Anacardium occidentalis) e sabbia che, ritardando la guarigione, danno luogo a una cicatrice dura e in rilievo (cheloide).

Le scarificazioni sessuali venivano praticate  sul seno, sull’addome, sulle natiche, sulla faccia supero-interna delle coscie e sul pube delle donne africane. Questi tatuaggi avrebbero come scopo di aumentare la sensibilità sessuale e senza di essi le donne stenterebbero a trovare marito (A. Scarpa).

Altri tatuaggi per scarificazione sono invece fatti come distintivo di tribù e sono uguali per tutti gli appartenenti allo stesso gruppo etnico. Essi si possono facilmente osservare su parti ben visibili del corpo: fronte, tempie, guance, collo, braccia.

I tatuaggi profilattici, infine,  vengono praticati allo scopo di allontanare le malattie, gli agenti malefici, il malocchio:  agiscono come una vaccinazione, ovviamente simbolica.

Bibiografia.:
– Corrain C., Capitanio M.A., Grimaldi F., 1977. Il tatuaggio religioso in Loreto. Ravvenatensia, VI.

– Delfino G., 1984-85. I tatuaggi nei marinai liguri. Arch. Tradizioni Popolari della Liguria, XII-XIV.

– Scarpa A., 1967. Pratiche magiche di alcune tribù della Guinea portoghese. Estudos Ensaios e Documentos, Centro de Estudos de Antropologia, Lisboa, Vol. 81.

Henné

Maghreb (1961)
Vegetale

 

Scarpa riferisce che la polvere di foglie di henné (Lawsiona inermis L.) triturate è utilizzata come tintura in India e nel Nord Africa; viene anche impiegata come medicinale (è chiamata la “droga dell’allegria”).
L’infuso di foglie serve come collirio.
La farina di henné si usa come cataplasma nelle affezioni cutanee, foruncoli, escoriazioni, ascessi.
Ha azione antisettica e cicatrizzante.
In periodo di epidemie si praticano tatuaggi con l’henné, che avrebbero azione profilattica.
Tinge in rosso capelli e barba; il colore diventa nero con l’aggiunta di noci di galla (Cynipidae)e di sale ammonico o di aglio (Allium sativum L.).
Il suo uso è stato raccomandato dal Profeta. 

 

Roof Final

Statuetta di legno

Papua Nuova Guinea (1987)

 

Roof Final viene posto sul frontone della casa degli spiriti.
L’aquila è il simbolo della virilità, del coraggio e assicura fertilità alle donne.
La figura umana rappresenta un antenato (villaggio Kanganaman).

 

 

Velho negro, Vehla negra, Caboclo

Statuette in ceramica policroma

 

Brasile (1961)
Ceramica

 

Le tre statuette, un tempo scolpite nel legno, raffigurano entità sempre presenti in ogni rito afro-brasiliano.
Si trovano anche nelle case dei meticci come divinità propiziatorie.
Esse rappresentano gli spiriti dei defunti.

 

 

 

 

Statuette di antenati

 

Papua Nuova Guinea (1987)

Statuette di legno di antenati provenienti dal villaggio di Japandai (Papua Nuova Guinea).