CHI È ANTONIO SCARPA

Antonio Scarpa, etnomedico, medico periodeuta, ecologo delle malattie.

Nasce a Loreo, in provincia di Rovigo, il 25 marzo 1903. Si laurea in medicina e chirurgia nell’Università degli studi di Padova nel 1927, sostenendo una tesi in Patologia esotica. 

Dopo aver preso la specializzazione in pediatria, diventa assistente presso la clinica pediatrica dell’Università nella quale si è laureato. 

Sarà lo studio sul fenomeno della lactatio agravidica, ovvero la possibilità da parte di anziane donne di farsi tornare il latte per nutrire neonati rimasti orfani di madre, a far prendere a Scarpa la strada dello studio dell’Etnomedicina. 

Nel 1938 Antonio Scarpa compie la sua prima spedizione in Algeria e Marocco, da quell’anno non si fermerà fino al 1992, anno in cui compirà la sua ultima spedizione nel Nord Africa. Da questi viaggi esso riporterà con sé oltre 2000 oggetti, da non intendersi come souvenir, ma come materiale di studio per la comprensione di medicine diverse da quella di concezione moderna occidentale. 

Tra i numerosi meriti del professor Scarpa vi è quello di istituire, nel 1955, la Libera docenza di Etnoiatria. Nel 1967 fonda l’Istituto Italiano di Etnoiatria presso l’Ospedale di Circolo di Varese, successivamente, nel 1980, lo trasferirà a Rapallo modificandone la denominazione in Istituto Italiano di Etnomedicina. 

Il professor Antonio Scarpa si spegne a Rapallo il 18 gennaio del 2000.

Le principali missioni e spedizioni etnomediche di A. Scarpa riguardano le località seguenti: Algeria e Marocco (1938); Africa orientale e Africa del sud (1939); Egitto (1950); Scandinavia e Lapponia (1951); India e Sri Lanka (1953); Libano e Siria (1955); Senegal e Guinea Bissau (1957); Libia (1959); Stati Uniti d’America e Messico (1960); Madagascar (1962);  Malesia, Thailandia, Cambogia, Cina (1963); Libia (1965); Messico (1966); Isole della Società, Nuova Caledonia, Nuove Ebridi (1966); Messico, Egitto e Turchia (1967); Messico, Guatemala, Antille (1969); Filippine, Isole Sulu e Siberia (1971); Tunisia e isole del Bacino mediterraneo (1972); Tripolitania, Malta, Gozo, Lampedusa, Linosa e Sicilia (1973); Zaire e regione dei grandi laghi equatoriali (1974); Perù Venezuela, Turchia e Israele (1975); Africa occidentale e Zaire (1976); Thailandia, Giappone, Hawaii, Stati Uniti d’America (1977); Madagascar (1978); Africa occidentale e Africa centrale (1979); Africa occidentale e Africa centrale (1980); Sud-est asiatico e Cina (1981); Senegal (1982); Marocco (1983); Marocco e Isole del Capo Verde (1984); Israele, Egitto (1985); Brasile, Uruguay, Argentina, Terra del Fuoco, Cile, Isola di Pasqua (1986); Tahiti, Samoa, Tonga, Figi, Nuova Guinea, Pakistan, Yemen, Giordania (1987); Nuova Zelanda, Australia, Nuova Guinea, Cina (1988); Marocco e Israele (1990); Africa occidentale (1991); Nord Africa (1992).

Le sue indagini più significative sono documentate, oltre che nei numerosi articoli scientifici pubblicati su riviste nazionali ed internazionali, anche attraverso una preziosa collezione di fotografie, films e registrazioni. Cronologicamente, e in sintesi, tali ricerche riguardano:

1935: Risultati di un’inchiesta sul fenomeno della secrezione lattea ottenuta da alcune popolazioni dell’Africa indipendentemente dal puerperio

1937: La lactatio serotina in Africa. Nella Guinea Bissau studia e documenta quattro casi di lattazione senza puerperio, definita dal Bartels (1988) lactatio serotina  e da lui chiamata lactatio agravidica

1940: Indagini sui galattagoghi in Algeria e Marocco

1942: Piante utilizzate come antielminti in Africa

1952: Su una probabile azione farmacologica del khellin  o visammina nella pertosse

1955: Comportamenti ignorati della macchia cerulea congenita

1959: Empirismo e scienza di fronte all’ipogalattia

1960: Virtù salutari dell’acqua in India

1960: “Caratteriali” e tipo di allattamento

1963: Sull’etiopatogenesi delle istero-coreomanie del Madagascar

1963: La medicina dei Karen della Thailandia

1965: Come attuare una semplice ed efficace profilassi della lussazione congenita dell’anca

1969: Consuetudini d’interesse nipiologico ed aspetti fisiopatologici : la placentofagìa, la paura della luce, il taglio del cordone ombelicale a placenta uscita, il modo di portare il bambino

1971: Le “operazioni” dei chirurghi guaritori delle Filippine

1971: La medicina tradizionale nel trattamento delle sindromi da radiazioni ionizzanti a Hiroshima e Nagasaki

1972: Il sogno nella medicina tradizionale degli attuali Maya

1973: Alcune documentazioni cliniche sull’azione di un estratto vegetale ottenuto dalla Plantago lanceolata  L. e largamente usato durante la guerra nelle istituzioni dell’O.N.M.I. della provincia di Rovigo

1975: Equivalenti dell’agopuntura cinese nella medicina storica e popolare europea

1978: L’impiego del Ricinus communis  L. presso alcune popolazioni del mondo

1980: La medicina tradizionale dei Bafulero (Centro Africa)

1981: Studio-inchiesta su farmaci e metodi usati dalle popolazioni melanoderme per schiarire la loro pelle

1988: Etnomedicina comparata delle etnìe ladine

1989: I fattori psicosomatici nei sistemi medici tradizionali

1992: Ritorna a diffondersi la lactatio agravidica  in Costa d’Avorio

1995: Nuove ipotesi sull’origine della teoria del “caldo” e “freddo” in America Latina