Acque salutari e sacre
L’idroterapia rappresenta certamente una delle più antiche risorse dell’arte medica.
Spesso un’acqua salutare per reali proprietà fisico-chimiche ha acquisito nel corso del tempo il carattere di sacro e, vice-versa, ad ogni acqua sacra, anche se non ha poteri medicinali, vengono attribuite virtù curative.
Tutte le religioni sono strettamente legate al culto dell’acqua; i luoghi sacri sorgono in prossimità di fiumi, laghi, sorgenti.
Le varie acque vengono usate per applicazione topica, per ingestione, per abluzione o immersione.
Bibliografia:
– Scarpa A., 1960. Virtù salutari dell’acqua in India. Rassegna Medica, a. XXXVII, n. 4.
– De Voe Dorsh, 1981. Water Cures. A review of Hydrotherapy Literature. Curare, vol. 4 (3).
– Goubert J.P., 1986. La conquête de l’eau. R. Lafont, Paris.
– Hu Sihui, 1985. Yinshan zhengyao (Principi importanti del bere e del mangiare, 1330).
Beijng Shi Zhongguo, Beying.
– Mancioli L., Parrinello A., 1966. Idroclimatologia del Yemen. Arch. of Med. Hydroth., n. 4.
– Ramacharaca Yoghi, 1952. La cura dell’acqua. Bocca Ed., Milano.
– Samia Al Azharia, 1979. Plants used for Improvement of Drinking Water. Curare, vol. 3 (3).
– Scarpa A., 1961. Bagni medicamentosi e a scopo magico-religioso nei riti Umbanda
e negli usi popolari del Brasile odierno. Castalia, XVII, 3, 171 ; XVIII, 3.
– Scarpa A., 1972. Da una Tavola Rotonda dedicata ai “Moderni orientamenti della medicina termale e
della climatologia medica”. Cattedra di Idrologia e Climatologia Medica, Università degli Studi
di Milano, 17 maggio 1972. In: Natura, Soc. Ital. Sci. Nat., Museo Civ. Storia Nat. e Acquario Civ.,
Milano, 65 (3-4) ; 15.XII. 1974.
Recipiente per l’àcamana
Lega pesante
0001-Urna per il trasporto dell’acqua del Gange
Recipiente con cui si trasporta l’acqua del Gange o di altro fiume sacro o delle vasche dei templi, a domicilio per fare l’àcamana, cioè sciacqui del cavo orale. Ogni acqua ha un potere terapeutico in quanto contiene, secondo i filosofi indiani, il prana, energia universale che penetra in tutte le cose. L’àcamana deve essere fatta ai due crepuscoli del mattino e della sera, prima e dopo la preghiera, dopo aver mangiato e dormito, dopo l’evacuazione, il bagno, lo sbadiglio, la passeggiata, quando si è stanchi.
Igiene del bere
Tlàloc
1146 – Tlàloc, colui che fa zampillare, dio della pioggia e del fulmine
Statuetta in ceramica di Tlàloc, “colui che fa zampillare”, dio dell’acqua, della pioggia e del fulmine. In medicina era considerato provocatore di tutte quelle malattie che si ritenevano in rapporto con l’acqua: gotta, idropisia, pustole, rachitismo, elefantiasi, ecc.
Chalchiutlicue
Statuetta della divinità dell’acqua
Messico (1960)
Graniglia
1145 – Chalchiutlicua, divinità della pioggia
Rappresentazione di Chalchiutlicue, divinità dell’acqua, sorella di Tlàloc, anche interpretata come sposa del dio dell’ acqua o in generale suo lato femminile. Un’importante associazione di questa divinità è con la giada, per ciò conosciuta anche come “la donna con la gonna di giada”. Sul lato frontale del piedistallo appare una scritta in rilievo e dorata “Diosa del agua”.